Assenza di appoggio alle cure nei pazienti con infezione cronica da virus dell’epatite C in un centro di terzo livello: risultati del progetto Telepass
Presentato da: Francesca Ponziani, et al.
Gastroenterologia ed epatologia, Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCS, Roma
Introduzione e contesto
- L’Italia è uno dei 12 paesi del mondo in corsa per eradicare il virus dell’epatite C entro il 2030.
- Per ottenere tale obiettivo è necessario un continuo sforzo nell’individuare strategie efficaci di cura.
- In questo scenario sono cruciali le strutture sanitarie per la ricerca dei pazienti infetti e non ancora trattati, ma l’assenza di strategie specifiche di gestione può rendere problematico il loro appoggio alle cure.
- Questo studio ha valutato la prevalenza di infezione HCV in una vasta coorte di pazienti e l’efficacia di una strategia di richiamo per i pazienti senza curante con diagnosi di infezione cronica HCV in un centro terziario.
Disegno dello studio e metodi
- Il progetto Telepass è così chiamato per analogia alle corsie preferenziali dell’autostrada ed è così strutturato:
- fase retrospettiva volta a identificare tutti i soggetti positivi ad anti-HCV tra i pazienti sottoposti a valutazione preoperatoria tra marzo 2017 e marzo 2018 in un centro di terzo livello in Italia centrale (raccolta casi) e
- una fase prospettica, volta a richiamare tutti i pazienti che necessitano di ulteriori test diagnostici (es. HCV-RNA) o terapia (appoggio al curante).
Risultati
- Sono state revisionate 12.246 cartelle di pazienti che hanno eseguito test per anti-HCV.
- La prevalenza globale di soggetti positivi ad anti-HCV è del 1,83% (224/12246), significativamente maggiore negli uomini rispetto alle donne (110/3890, 2,82% vs. 114/8356, 1,36%; p < 0,00001).
- Nessun paziente di meno di 25 anni è risultato positivo agli anti-HCV e la prevalenza aumenta dallo 0,85% nei pazienti da 25 a 49 anni al 4,73% negli over 80.
- Non vi erano informazioni disponibili sul test HCV-RNA per 123 (54,91%) dei pazienti positivi ad anti-HCV.
- 26 di questi (21,13%) sono stati inviati a consulenza epatologica, 10 (38,46%) sono risultati HCV-RNA positivi e hanno iniziato la terapia con antivirali ad azione diretta (DAAs, direct-acting antivirals).
Conclusioni e prospettive
- Lo studio Telepass evidenzia come una strategia di richiamo a partire dai database degli ospedali è essenziale per appoggiare alle cure pazienti nascosti con infezione cronica da HCV.
- Questo studio fornisce inoltre dati epidemiologici sull’infezione da HCV in italia nell’era dei DAAs al fine di pianificare una campagna specifica per lo screening e al fine di programmare le risorse economiche necessarie per la terapia.
HBV
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HCV
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NASH e NAFLD
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