The Digital International Liver Congress EASL 2020

Focus sulle patologie del fegato

Outcome real-world nella pratica clinica di pazienti con infezione da virus dell’epatite C con patologie psichiatriche e abuso di sostanze trattati con glecaprevir/pibrentasvir per 8 o 12 settimane: una pooled analisi su 9 paesi


Presentato da: Pietro Lampertico, et al.
Unità di Gastroenterologia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda,
Ospedale Maggiore Policlinico, Università di Milano


 

Introduzione e contesto

  • Vi sono tuttora ostacoli alla terapia con agenti antivirali ad azione diretta (DAA, direct acting antiviral agent) nei pazienti con alcune patologie (es. psichiatriche e abuso di sostanze).
  • I dati real-world sono fondamentali per guidare le decisioni cliniche e raggiungere il target stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’eradicazione.
  • Glecaprevir/pibrentasvir (G/P) è approvato per la terapia del virus dell’epatite C cronica (HCV, hepatitis C virus) genotipi 1-6.
  • Nei pazienti mai sottoposti a terapia G/P è stato recentemente approvato con un regime più breve (8 settimane) in pazienti con o senza cirrosi.
  • Gli autori hanno valutato l’efficacia, la sicurezza e gli outcome riportati dai pazienti (PROs, patient-reported outcomes) real-world di G/P in pazienti marginalizzati con infezione da HCV attraverso una serie di studi osservazionali post-marketing in corso.

Disegno dello studio e metodi

  • I dati sono stati raccolti in Austria, Belgio, Francia, Grecia, Israele, Italia, Polonia, Portogallo e Svizzera (13 novembre 2017-2 ottobre 2019).
  • Sono stati inclusi pazienti mai trattati o già trattati di età ≥18 anni con o senza cirrosi.
  • I pazienti sono stati trattati con G/P secondo i protocolli locali o a discrezione del medico curante (1608 [84%] sono stati trattati con G/P per 8 settimane).
  • La percentuale di pazienti nella popolazione in studio con un follow-up sufficiente (CPSFU, core population with sufficient follow up) che ha raggiunto la risposta virologica sostenuta alla 12 settimana post-terapia (SVR12, sustained virologic response) è stata valutata complessivamente e per ogni sottogruppo.
  • È stata registrata la variazione media (DS) nei PROs (punteggi Short Form Health Survey a 36 elementi [SF-36] mental [MCS] and physical component summary [PCS]) dal basale alla visita di SVR12 (differenza minima considerata rilevante ≥2,5).
  • La sicurezza è stata valutata per tutti i pazienti trattati con ≥1 dose di G/P.

Risultati

  • Dei 1922 pazienti trattati con ≥1 dose di G/P, 640 (34%) hanno usato droghe illegali, 184 (10%) avevano malattie psichiatriche, 300 (18%) storia di abuso alcolico e 768 (44%) erano disoccupati o con livello di istruzione basso.
  • Nella popolazione CPSFU il tasso di SVR12 è stato del 98,4% (1510/1535) complessivamente, del 98,3% (1332/1355) nei pazienti mai trattati, del 98,9% (175/177) nei pazienti già trattati ed elevato (>95%) in tutti i sottogruppi.
  • Complessivamente, la variazione media dal basale nel MCS e PCS è stata di 3,4 (10,5) e 2,1 (7,9), rispettivamente alla visita SVR12.
  • Nella popolazione complessiva (N = 1922), si è verificato 1 evento avverso associato a G/P (pericardite); 6 pazienti (0,3%) hanno interrotto G/P per eventi avversi associati a terapia.
  • Gli eventi avversi più comuni sono stati astenia (2,2%), affaticamento (2,0%) e cefalea (2,0%).

Conclusioni e prospettive

  • La terapia con G/P da 8 o 2 settimane è risultata efficace e ben tollerata nei pazienti marginalizzati con patologie singole o associate con infezione cronica da HCV nel mondo reale.


HBV

HCV

NASH e NAFLD